fonte: www.virtuscasarano.itmarcatori: Villa al 2' e al 24'; Sanguinetti al 6'; D'Anna al 38'p.t.; Calabro al 14's.t.; Leonetti (R) al 37's.t.
CASARANO: Al festival del gol, andato in scena al Capozza, la rete più emozionante, al cuore dei tifosi, l’ha segnata il piccolo Francesco Sarcinella che da venerdì scorso ha intrapreso il “viaggio della speranza” a Miami, negli USA, per sostenere la lunga terapia che possa guarire la grave tetraparesi spastica che lo affligge. Nell’intervallo di una gara che il rullo compressore Casarano stava già dominando, gli altoparlanti dello stadio hanno diffuso la vocina gioiosa, ma ferma, di Francesco che, in collegamento telefonico, dalla clinica di Miami, ha squarciato la raggelante cappa di commozione calata sugli spalti del Capozza. “Grazie a tutti, vi voglio bene” sono state le parole che hanno rotto gli argini emotivi, facendo venire brividi da pelle d’oca e il luccinone agli occhi anche al patron Paride De Masi, oggi in tribuna. Le frasi gioiose pronunciate con disarmante naturalezza da Francesco sono state letteralmente sommerse dall’applauso liberatorio dei tifosi. Casarano sta scrivendo un’altra intensa pagina di solidarietà e il canale preferenziale è proprio il calcio, la Virtus e i suoi impareggiabili tifosi, i quali, tornando alla gara, sono andati in estasi dopo il maestoso primo tempo disputato dal Casarano, formato caterpilar, che ha totalmente surclassato il Corato. Dopo appena 6’ la corazzata di Salvo Bianchetti, fortemente motivata e vogliosa di cancellare la grigia parentesi di Sogliano, era già avanti di due reti, ma ne aveva mancata un’altra, colossale, dopo soli 12”. Pronti,via e D’Anna scodella uno dei suoi cross maledettamente e stranamente ‘ciccato’ prima da Villa (sontuoso eroe di giornata con una doppietta e siamo a quota 26 reti, in campionato…) e Sanguinetti. Era solo l’avvisaglia che per il Corato tirava davvero brutta aria. La formazione allenata da Lotito, imperterrita nel praticare il gioco corto con la difesa alta, ogni volta che il Casarano impostava, andava in ambasce, considerato che, quel gioco praticato, mandava a nozze i rossazzurri, sospinti da Rocco (diligente e volenteroso), Marchi (solito metronomo) e Bonaffini (da cineteca le sue ‘aperture’ di gioco) a centrocampo e con Villa autentico spauracchio della difesa barese. Le prime tre marcature (2’, 6’ e 24’) sono autentici capolavori, un giusto mix di estetica e tecnica sopraffina, un lusso per il campionato di Eccellenza. La quarta segnatura (38’) è da standing ovation con D’Anna che, al limite dell’area, si ‘beve’ il suo diretto avversario con il ‘sombrero’ e va a segnare un gol strepitoso con un diagonale imprendibile: chapeau! La ripresa è pura accademia anche se il Casarano non appare mai pago. In questo tourbillon arriva anche il primo gol in campionato del capitano Antonio Calabro che, di testa, finalmente vede coronati i suoi generosi sforzi e le sue innumerevoli sgroppate nell’area avversaria. Il rigore concesso con molta benevolenza al Corato e realizzato da Leonetti, dà la stura ai festeggiamenti in campo, giunti allo zenit quando, da Bari, giunge la notizia della sconfitta del Liberty. A questo punto, è proprio vero: la Capolista se n’è andata
fonte: http://www.asdcorato.it/
Difficile commentare un risultato così pesante come il 5 a 1 subìto dal Corato nella gara di ieri a Casarano e così al termine della disfatta salentina, bocche cucite tra i protagonisti di questa sfida. Forse un risultato condizionato dai due primi gol del Casarano arrivati dopo cinque minuti e con un Corato incapace di reagire. Poi sono arrivati altre due reti che nel giro di poco più di mezz'ora hanno ipotecato la gara. «Bisogna ammettere gli errori quando questi si commettono – spiega il tecnico Michele Lotito – questa volta mi prendo personalmente tutte le responsabilità di questa sconfitta. A Casarano si può anche perdere, ma con un risultato quasi tennistico come quello di ieri, non è da Corato. Prima della gara ho fatto alcune valutazioni come, per esempio, preservare quei giocatori già diffidati e che possono tornarci utili nel finale di stagione. Forse non c'era molto equilibrio in campo, fra i nostri reparti, ma inutile piangerci sopra ulteriormente, ora ci aspettano quattro finali e tutti, me compreso, dobbiamo pensare a raggiungere al più presto la tranquillità nella classifica, iniziando ad allenarci da domani con il massimo impegno, come sempre abbiamo fatto».
Nessun commento:
Posta un commento