
da LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
• MASSAFRA. Quale sarà il destino del calcio massafrese? A giudicare dal clima di totale sconforto, che vaga da tempo intorno al terzo sodalizio calcistico provinciale, le prospettive appaiono tutt’altro che rosee. Il titolo sportivo del Massafra, comunque, non sarà ceduto a nessuno. Sicuramente la volontà del gruppo dirigenziale uscente, capeggiato da Benito Luccarelli, sarà rispettata. Dopo aver archiviato felicemente la terza stagione consecutiva nel campionato d’Eccellenza pugliese, per il calcio cittadino si preannuncia un futuro incerto. Antonio Lenoci, presidente della delegazione di Massafra di Confindustria Taranto, già dirigente da diversi anni del club giallorosso, non ha dubbi sul ridimensionamento dei programmi d’investimento da parte delle aziende nel calcio dilettantistico. «Con una crisi che continua a frenare l’intero apparato economico - afferma Antonio Lenoci - con ogni probabilità, il budget da poter investire nello sport si ridurrà notevolmente. Una situazione triste che, a livello nazionale, potrebbe indurre molte formazioni a non iscriversi ai rispettivi campionati». Il caso del Massafra è davvero singolare. I costi di gestione della squadra, da anni, gravano soltanto su pochi imprenditori sensibili. Mai nessuna nuova forza economica ha manifestato l’intenzione di partecipare ad un progetto di rilancio del movimento calcistico locale. «A Massafra sembrerebbero non esserci le condizioni di fare calcio. Lo dico con vivo rammarico, basandomi sui dati dell’ul - tima stagione. Tra la gente non c’è entusiasmo. Lo stadio è frequentato dai soliti cento affezionati che, in molte circostanze, hanno addirittura contestato la squadra e la società. In queste condizione, mi chiedo, che senso ha continuare a mantenere in vita una squadra poco seguita? Sono diverse le questioni che fanno pensare ad un futuro a rischio del nostro calcio». A due mesi dal rompete le righe, intorno alla squadra, c’è solo silenzio. Benito Luccarelli e soci (Domenico Montemurro, Antonio Lenoci, Giovanni Lazzaro e Pinuccio Mariano) hanno deciso di cedere il testimone a nuove forze economiche, perché non è più possibile andare avanti da soli. «Per l’affetto che mi lega al Massafra mi auguro che quanto prima qualcuno possa rianimare il movimento. Attualmente - rimarca Lenoci - non ci sono le condizioni per poter andare avanti. Se uscirà, nonostante le difficoltà economiche, qualche forza imprenditoriale nuova, probabilmente sarà possibile ritornare a programmare il futuro. Nonostante le incertezze - conclude - occorre ringraziare il presidente Luccarelli e tutti i soci per gli sforzi fin qui profus».
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