mercoledì 27 maggio 2009

Anche a Bisceglie è aperta la crisi


da LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

BISCEGLIE: Stupore e disorientamento. Sono i sentimenti che pervadono gli ambienti calcistici biscegliesi dopo l’annuncio dell’abbandono del club nerazzurro da parte del consiglio direttivo formato da Vincenzo e Leonardo Pedone, Ennio Padalino e Roberto Storelli, con relativa consegna del titolo sportivo nelle mani del sindaco Francesco Spina. La perentoria decisione, scaturita “dopo una lunga e attenta valutazione sull'attuale situazione e sulle prospettive future”, conclude un programma triennale avviato nell’estate del 2006 e inaugura una crisi societaria dai risvolti assai preoccupanti. All’origine del disimpegno vi è la perdurante indisponibilità del terreno di gioco del “Ve n t u r a ”, ridotto in condizioni scadenti al pari dell’intero impianto sportivo, associato all’indifferenza dell’imprenditoria locale a contribuire nel progetto Bisceglie Calcio. Incalzato sulle voci di un tentativo solo provocatorio del gruppo dirigente dimissionario, Leonardo Pedone puntualizza: «Nessuna provocazione, affidiamo le sorti del club al sindaco Spina punto e basta. Non c'è alcuna strategia volta a punzecchiare l’Amministrazione Comunale, ma è altrettanto evidente il disinteresse delle istituzioni in merito alla questione del “VENTURA”. Per non parlare del mancato coinvolgimento di nuove forze imprenditoriali anche a causa del periodo di grave congiuntura economica». Pedone smonta con fermezza anche le congetture circa eventuali “minacce pre-elettorali”: «I tempi del calcio sono distinti da quelli della politica. Lunedì abbiamo rimesso il titolo nelle mani del primo cittadino al termine dell’intera stagione agonistica, archiviata con l’eliminazione della Juniores dalla fase nazionale. Non potevamo rimandare tale decisione a metà giugno, sarebbe stato troppo tardi per consentire ai nostri successori di pianificare il futuro e, quindi, di iscrivere per tempo la squadra al prossimo campionato».

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