
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
MASSAFRA: Il Massafra è fermo al 14 luglio, quando Benito Luccarelli, grazie al suo pool di amici, ha effettuato l’iscrizione al campionato. L’attesa svolta ancora non c’è. La questione legata all’allargamento societario, per ora resta solo una delle tante promesse fatte dal sindaco Martino Tamburrano ai dirigenti giallorossi. L'opera di mediazione avviata dal primo cittadino con un gruppo d’imprenditori jonici, capeggiato dal presidente dell’Asi (il consorzio per lo sviluppo dell’area industriale di Taranto) Emanuele Papalia, tarda a giungere ad una conclusione. Non essendoci ancora stato un approccio tra il nucleo storico del Massafra ed i nuovi ipotetici investitori, per qualcuno questa storia sta iniziando ad assumere sempre più i contorni di una «bufala» d’estate. Ad oggi, infatti, né Luccarelli né qualche altro socio della dirigenza hanno avuto contatti con la pseudo nuova cordata. Fatta l’iscrizione al campionato, Luccarelli & company attendono novità da Palazzo di Città, dove gli amministratori sono riusciti a dribblare la grana legata al fallimento del movimento calcistico cittadino, attraverso l’escamotage di allargare la base societaria con l’intervento di forze economiche proveniente dal capoluogo jonico. Ma tra gli interrogativi della piazza ce n'è uno in particolare: che interesse avrebbe il presidente dell’Asi e di Confcommercio Taranto ad investire su Massafra, quando nel capoluogo jonico, con l’avvento del sodalizio D’Addario-Blasi, è appena nata una realtà che ha le potenzialità per scrivere una nuova pagina importante del calcio rossoblu? Dalle dichiarazioni di Papalia, rilasciate in questi giorni, però, si evince un legame di amicizia con Tamburrano (consigliere dell’Asi). Ed è proprio sui buoni rapporti intercorrenti tra i due che sono appese tutte le speranze per i tifosi del Massafra, pronti a mobilitarsi, se entro la prossima settimana la situazione non si sbloccherà.
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