
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
MASSAFRA: Dieci giorni all’addio. La cinquantennale storia del calcio massafrese è sempre più vicina al tramonto. La lettera di consegna ufficiale del titolo sportivo nelle mani del sindaco Martino Tamburrano, protocollata martedì scorso al Comune di Massafra dal dimissionario presidente Benito Luccarelli, sembra - almeno per ora - non aver sortito alcun effetto. Nessuno dei vecchi soci è stato chiamato dal primo cittadino per relazionare sul delicato momento in cui versa il calcio giallorosso. A darne conferma è lo stesso Luccarelli che, con stupore, alla domanda riguardante eventuali novità, risponde: «La novità più grande per Massafra è che, dopo 46 anni di storia - dice l’ex massimo dirigente - un altro sodalizio della provincia di Taranto rischia di scomparire». Il 14 luglio (martedì prossimo) scadrà il termine per iscrivere la squadra al campionato di Eccellenza e, dopo aver tentato in lungo e in largo di salvare la barca, Luccarelli e soci si sono accorti di essere di fronte ad una crisi senza sbocchi. «E' una situazione analoga a quella dello scorso anno, con una differenza ben precisa - dice Luccarelli -. Mentre la scorsa estate, nonostante i problemi vari c'era la volontà da parte degli amici Pinuccio Mariano, Giovanni Lazzàro, Domenico Montemurro e Antonio Lenoci, quest’anno nessuno, compreso il sottoscritto, è disposto ad assumersi un impegno davvero oneroso, senza poter contare sull'apporto dei più importanti operatori economici della città». Come dire, insomma, tutti o nessuno. «Ho più volte detto, che a Massafra ci sono le potenzialità economiche per disputare anche un campionato di Seconda divisione. Il problema è di sensibilizzare questi imprenditori. Certamente, il sottoscritto non ha la giusta autorevolezza per poter convincere qualcuno». Potrebbe farlo il sindaco questo passaggio? «In altre città quest’opera “sociale” è molto diffusa. Sinora né io, né gli amici collaboratori siamo stati convocati dal sindaco».
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